Per Disturbo Specifico di Linguaggio o DSL si intende un disturbo evolutivo che compromette la sfera linguistica non associato ad altre patologie ad esempio problemi neurologici, ritardo cognitivo o perdita dell’udito e che quindi si presenta come una compromissione specifica dell'abilità di linguaggio.
Nella classificazione dell’ICD 10 (International Classification of Diseases- redatta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) le principali manifestazioni vengono suddivise in:
· disturbo specifico dell’articolazione e dell’eloquio,
· disturbo del linguaggio espressivo,
· disturbo della comprensione del linguaggio.
Ma i profili linguistici e le espressioni di questo disturbo sono molteplici e variano di bambino in bambino sia per quanto riguarda la tipologia che la compromissione delle abilità.
Proprio a causa dell'ampia variabilità che si presenta nell'evoluzione linguistica, capita frequentemente che segni precoci di difficoltà linguistiche vengano sottovalutati o riconosciuti come "pigrizia".
In realtà l'intervento precoce in molti casi è fondamentale.
I molti studi fatti sull'acquisizione del linguaggio hanno permesso di individuare dei "campanelli di allarme" da tenere d'occhio per una pronta individuazione di eventuali difficoltà.
Vediamo quali sono:
CAMPANELLI DI ALLARME 0-36 MESI
assenza di lallazione e babbling tra i 4 e i 12 mesi;
vocabolario espressivo inferiore a 50 parole a 24 mesi;
difficoltà di comprensione;
assenza di frasi a 36 mesi;
linguaggio incomprensibile o comprensibile solo dai familiari;
presenza sistematica di un suono.
E se il mio bambino presenta uno o più campanelli di allarme?! Cosa devo fare?
Per prima cosa stare calmi e pensare che il primo passo per risolvere un problema è riconoscere il problema stesso! :-)
L'ideale è poi rivolgersi ad un professionista, per una prima valutazione, che vi saprà rassicurare o consigliare sulla migliore strada da intraprendere insieme al vostro piccolo.
Il linguaggio non è solo il modo preferenziale con cui comunichiamo agli altri, ma è il mezzo con cui strutturiamo il nostro pensiero e quindi il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri e il mondo.
Il riconoscimento precoce di difficoltà di linguaggio permette di intervenire presto per evitare che queste si consolidino o possano, in futuro, creare difficoltà a scuola. (vedi i "fattori di rischio" nell'articolo su disturbi dell'apprendimento)
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